Museo

Beniamino Gigli: foto ritratto in primo piano

MUSEO BENIAMINO GIGLI

Precedentemente ospitato all’interno del palazzo comunale, nel 2007 – in occasione del 50° anniversario della morte del grande tenore recanatese – viene inaugurato il Museo dedicato a Beniamino Gigli, che viene collocato all’interno della Sala dei Trenta del Teatro Persiani, a livello del terzo ordine di palchi.
L’allestimento del Museo, curato dall’architetto Ferrari Gabbris in collaborazione con lo scenografo Marcello Morresi e con il prezioso contributo del nipote di Gigli, Luigi Vincenzoni, è stato reso possibile grazie alla generosa donazione degli eredi, e in particolare della figlia Rina, che hanno messo a disposizione numerosi costumi di scena, fotografie, lettere, documenti e cimeli appartenuti al tenore; un luogo non solo per gli intenditori ma per tutti coloro che vogliono conoscere una delle figure più importanti nel panorama della lirica internazionale.

Oltre ai preziosi ed eleganti costumi di scena, all’interno del Museo è possibile ammirare anche una fedele ricostruzione del camerino con i trucchi del tenore, lettere autografe di personalità dell’arte, della cultura e della politica che Gigli ha avuto il privilegio di incontrare, la “Proclamation” del Sindaco di New York, Rudolph W. Giuliani, datata 8 ottobre 1997, redatta in occasione del 40° Anniversario della morte di Gigli e che istituisce il “Gigli Day”, la foto con dedica originale del Maestro Arturo Toscanini e altri importanti documenti.

RIALLESTIMENTO

Il 6 novembre 2023 sono iniziati i lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche cognitive e sensoriali al museo dedicato al tenore recanatese.
L’intervento si inserisce in un quadro di lavori più ampio, che prevede il rifacimento totale del museo e l’unione all’attiguo Museo della Musica, con la realizzazione di interventi e migliorie anche sull’impiantistica e la sicurezza.
Il progetto, reso possibile dall’aggiudicazione da parte del Comune di Recanati di un finanziamento di 500mila euro relativo al PNRR, ha reso possibile anche il potenziamento della comunicazione delle rinnovate strutture museali, la formazione specifica del personale, interventi di segnaletica lungo i percorsi esterni e l’implementazione del sito web.
Per agevolare la visita a persone con disabilità sono stati inseriti percorsi, mappe e oggetti tattili, come il busto in marmo di Beniamino, utile a scoprire le fattezze da adulto del tenore, il sassofono che Gigli suonava con maestria da ragazzo, quando entrò a far parte della banda cittadina, il costume di Radames con cui il tenore debuttò nel 1935 al Teatro dell’Opera di Roma, il modellino del mausoleo che Gigli stesso progettò per la sua sepoltura nel cimitero di Recanati e la maschera funebre realizzata dallo scultore bulgaro Assen Peikov.
Ad accompagnare e a rendere ancora più suggestiva e accogliente l’intera visita del Museo, sono state allestite postazioni audio e video grazie alle quali è possibile ascoltare l’inconfondibile voce di Beniamino Gigli mentre interpreta le liriche più conosciute e più belle che lo hanno reso famoso in tutto il mondo, oltre che un grande schermo di sala che propone alcune tra le scene più celebri delle pellicole girate dal tenore.
Visitando il Museo si ha subito l’impressione di tornare indietro nel tempo in cui Beniamino incantava con la sua voce straordinaria il pubblico di tutto il mondo, regalando interpretazioni canore che sarebbero entrate di diritto nella storia della lirica e della cultura popolare.

Ultimo aggiornamento

23 Marzo 2024, 07:45